CHE COS'È IL CHINOTTO
 
L'agrume CHINOTTO (citrus aurantium myrtifolia) è originario della Cina da cui il nome.
Gli Europei e specificatamente i Portoghesi ne vennero a contatto nel XVI secolo. Nella città-colonia di Goa in India, dove diedero all'albero questo nome in quanto già gli Indiani non lo consideravano locale bensì originario delle zone del Sud-Est Asiatico e in maniera estensiva della Cina.
L'interesse era dovuto al fatto che da tale frutto si ricavava una importante e odorosissima essenza per profumi; non solo ma la presenza di moltissime sostanze antiossidanti lo rendeva adatto alla conservazione sui velieri di allora su lunghissimi tragitti, come fonte di vitamine per gli equipaggi.
Fu ben presto importato in Europa dove si acclimatò sulle sponde del Mediterraneo e dove fu usato per entrambi gli scopi summenzionati.
ChinottiLa sua presenza nelle aree della Turchia, della Siria, e del Mar Nero è dovuta invece alla coltivazione che ne fecero i Turchi solo ai fini di estrazione dell'essenza profumiera. In quegli anni si cominciò a mangiare il Chinotto con molto zucchero, oppure candito o anche spremuto come bevanda.
Se nel XVIII sec. la coltivazione del Chinotto era diffusa un po per tutto il bacino del Mediterraneo, a partire dall'800 la coltivazione si riduce notevolmente vuoi per la difficoltà della coltivazione (crescita lenta, raccolti scarsi in caso di siccità, morte della pianta in caso di gelate, scoperta di succedanei più conservabili per i viaggi in mare etc.), vuoi per la tendenza a privilegiare gli agrumi più direttamente commestibili.
StalinAttualmente la coltivazione del Chinotto è completamente scomparsa dalla Penisola Iberica, dalla Provenza, dal Nord Africa nonché all'Est dalla Turchia e dalla Siria.
È significativo il fatto che in Francia gli alberi di Chinotto siano rintracciabili ormai solo nella zona di Nizza (che fino al 1860 faceva parte dell'Italia); rimane una coltivazione rara ma presente in Georgia sulle coste del Mar Nero specialmente intorno alla capitale Tblisi.
Può sembrare strano ma Stalin fu uno dei più grandi estimatori del chinotto. Questo probabilmente derivava dalla sua origine georgiana (in Georgia il chinotto è ampiamente coltivato). Si dice anzi che li mangiasse al naturale aggiungendo solo un poco di zucchero. Secondo i georgiani questo era il segreto della sua invidiabile forza fisica anche in tarda età.
In Italia alla fine della II guerra mondiale la coltivazione dei Chinotti era presente solo in Liguria (da Ventimiglia fino a Nervi) e in Sicilia.
Oggi rimane coltivato in maniera industriale solo nella provincia di Savona (da Albenga a Savona) con un picco di produzione nella zona compresa da Pietra Ligure a Finale Ligure.
In Sicilia lo si ritrova sporadicamente solo nella zona di Taormina Allo stato attuale la Liguria rimane insieme alla Georgia l'unica zona dove la pianta del Chinotto cresce spontanea fuori dal suo areale asiatico.
La produzione di Chinotti in Liguria si aggira sui 500 q.li annui con tendenza all'aumento per una specifica politica di tutela da parte della Provincia di Savona ed conferito quasi totalmente a industrie locali (viene consumato candito, sotto maraschino, come marmellata, estrazione dell'essenza).
È curioso notare che la produzione riportata per la Georgia è praticamente uguale a quella Ligure (ca. 510 q.li per l'anno 2004).